Cosa sono i led per orticoltura e perché vengono utilizzati per l’illuminazione di orti e serre

I led per orticoltura sono dei led con colorazioni della luce e “nm” specifici che stimolano la crescita delle piante.
Stimolano la crescita tramite il processo di fotosintesi, crescita vegetativa, fioritura e crescita del frutto.
Le lampade led più utilizzate sul mercato europeo per l’orticoltura utilizzano colorazioni della luce rosso, blu e bianco e lunghezze d’onda “nm” che vanno dai 440nm ai 660nm per stimolare al meglio la crescita delle piante.

Sono tutte uguali le plafoniere led per orticoltura?

No ovviamente vi sono aziende più addentrate in questo settore.
Ovviamente hanno investito tempo e denaro per la ricerca e lo sviluppo.
Grazie agli studi hanno realizzato una colorazione della luce che potesse stimolare al meglio le piante pur mantenendole sempre robuste e compatte.
La stessa cosa avviene per garantire la durata e resistenza della plafoniera stessa nel tempo.

 

Lo spettro di Luce di una Lampada LED per orticoltura è generico?

Ogni azienda ricerca una colorazione che possa aumentare la crescita delle piante e garantire anche un elevato risparmio energetico.
Inserendo diverse percentuali di Led Rossi, Led Blu, Led Bianchi riescono ad ottenere tutto questo.
Perciò non esistono Lampade led uguali, esistono prodotti più professionali e più performanti e prodotti di qualità più bassa e colorazioni create senza nessun criterio.
Chi non ha effettuato installazioni da diversi anni oppure è appena entrato in questo settore può garantirvi la giusta crescita di una pianta?

Lascio a voi la risposta.

Queste Plafoniere led per orticoltura garantiscono anche un elevato risparmio energetico?

Questa tecnologia è l’unica che permette di impostare colorazioni e frequenze “nm” precise per stimolare al meglio la pianta.
Ciò fa si che la pianta assorba il 90% dell’energia sprigionata e ne disperda solo un 10%.
Invece con una lampada fluorescente avremo un assorbimento di solo un 30% o 35%.
Ciò vorrà dire che disperderemo quasi un 65% o 70% dell’energia assorbita.
Questo in sintesi vuol dire che il led per orticoltura può essere utilizzato con potenze minori delle altre tecnologie ma avere sempre una miglior resa così da garantirci una veloce crescita ed elevato risparmio energetico.

Esistono aziende specializzate nell’illuminazione per orticoltura in Italia?

Vi è un azienda che da oltre 10 anni progetta, realizza plafoniere per l’illuminazione led in serra ed ha realizzato alcune delle installazioni più importanti in Italia.

 


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    Cosa vuole dire? Come Funziona un LED?

    È l’acronimo di Light Emitting Diode cioè un diodo luminoso.

    Il diodo elettronico trasmette luce attraverso materiali ad alta conducibilità di corrente.
    Grazie all’elevata conducibilità delle materie prime, il led ha una dispersione minima di energia ed un emissione luminosa molto potente.
    Oltretutto ha una durata maggiore nel tempo.

    La luce dei led non emette radiazioni infrarosse ed ultraviolette.

    Essendo un componente elettronico permette di regolare le lunghezze d’onda “nm”.
    Questo è utile per creare colorazioni specifiche e con cromaticità più pura di qualsiasi altra tecnologia.

     

    Quando è stato creato il primo Diodo LED e come si è sviluppato nei primi anni:

    I primi led furono inventati negli anni 60.
    Erano utilizzati principalmente come indicatori in alcuni attrezzi elettronici e nei televisori per avvertire se fosse acceso.

    Testando altri materiali in merito alla loro conducibilità si arrivò a creare led verdi e gialli.

    Continuando gli studi e le migliorie su questa tecnologia negli anni 90 si realizzarono ampie gamme di colori con luminosità più potenti fino alla realizzazione del LED BLU.

    Arrivando alla scoperta del led blu si capì che unendo vari led di diverse colorazioni era possibile creare qualsiasi colore e da qui nacque il sistema RGB multi color.

     

    Come viene utilizzato il led ora:

    Oramai siamo circondati da prodotti con led incorporati come Smartphone, Telecomandi, Fotocamere, Tv LED.

    Inoltre hanno rivoluzionato il sistema pubblicitario grazie ai maxischermi e ledwall per l’utilizzo indoor e outdoor.

    Sono stati realizzati segnali stradali con led ad intermittenza per avvertire gli automobilisti.

    E già dagli anni 2000 sono stati creati prodotti con led bianchi incorporati così da poter essere utilizzati per l’illuminazione di negozi, industrie, campi sportivi ecc.

     

    Che vantaggi riceveremo utilizzando i led?

    Installando led per illuminare e sostituire le vecchie lampade al neon, fluorescenti e alogene potremmo godere di un elevato risparmio energetico perché l’assorbimento dei led è nettamente minore e può sviluppare più lumen delle vecchie tecnologie garantendovi anche una durata 5 volte superiore.
    Oltretutto il led non contiene mercurio perciò è facilmente smaltibile una volta esaurito.

    Se invece utilizzerete i led per la trasmettere pubblicità oppure per creare scenografie di eventi avrete l’unico prodotto perfettamente visibile alla luce solare che vi permetterà di realizzare Schermi led di dimensioni elevate senza vedere divisioni delle immagini (gap visibile con video wall LCD).

    Guarda alcune applicazioni: Clicca qui

     


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      Capiamo cosa sono i LED AGRO

      I led agro sono come i loro parenti cioè dei chip elettronici per l’emissione della luce, ma questa tipologia può emettere delle colorazioni e frequenze adatte all’agricoltura indoor e coltivazioni di piante in generale.

       

      Che colorazione si intende quando si parla di led agro

      Molte aziende per led agro intendono una colorazione adatta alla crescita delle piante che comprende uno spettro di luce dai 400nm ai 700nm cioè led rossi e blue.
      Oltretutto ricercatori e aziende specializzate in questo settore hanno aggiunto delle varianti a queste colorazioni migliorando l’effetto crescita e la compattezza della pianta.

       

      Esistono delle luci led agro per piante pronte all’utilizzo?

      Certo come dicevamo nella parte superiore vi sono aziende che hanno svolto una ricerca e produzione sullo spettro della luce ma anche sulle lampade led agro da poter utilizzare in serra.

       

      Come scegliere la giusta lampada led per piante

      In commercio vi sono varie tipologie di queste lampade e aziende che si definiscono esperti del mestiere ma vi invitiamo sempre a controllare le caratteristiche dei prodotti e l’effettiva potenza della lampada che dovrà essere uguale all’assorbimento della lampada.

      Vi facciamo un piccolo esempio:
      Molte aziende dicono che le loro lampade hanno un consumo di 100 Watt e uno sviluppo di 500 Watt perché hanno un doppio led che sviluppa 5 Watt che moltiplicato per 2 sviluppa 10 Watt ognuno, non vi è cosa più falsa! Ma è molto facile essere tratti in inganno se non si è esperti del settore.
      Se l’assorbimento è 100 Watt lo sviluppo della lampada sarà di 100 Watt.

      Quello che dovrete assolutamente chiedere a chi vi fornirà un preventivo e una scheda tecnica sono i PAR sviluppati dalla lampada dall’altezza in cui sarà posizionata nella vostra serra.

      Perciò dovrete fornire l’altezza della vostra serra o dell’area della vostra installazione per capire da quella distanza quanti PAR saranno sviluppati sulla vostra pianta.
      Così avrete un unità di misura veritiera per capire se una luce led agro di pari potenza ha una resa migliore o minore dell’altra e così capire se il prezzo è adeguato.

       


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        Chi è Nichia Corporation?

        Fondata nel 1956 è divenuta tra le migliori aziende nel mercato mondiale crescendo nel campo della produzione e vendita di materiali chimici, materiali luminescenti, diodi led, laser, batterie e cloruro di calcio.

        Nichia Corporation è suddivisa in 2 settori: Settore chimico che si occupa di fosfori e il settore led.
        Come azienda chimica nel campo dei fosfori occupano il 25% del mercato mondiale e un 50% del mercato giapponese.

        Nel settore led sono il più grande fornitore al mondo di materie prime. Sono produttori dei singoli Chip LED la quale vengono forniti a fabbriche che si occupano di assemblaggio e realizzane dei prodotti per illuminazione e per la comunicazione visiva.

        Ha fatto la storia realizzando nel 1993 il primo led blu che con vari esperimenti permise di realizzare led bianchi per illuminazione.
        Shuji Nakamura nel 2004 ricevette il premio nobel per la realizzazione del LED Blu durante il suo periodo lavorativo presso la Nichia Corporation.

         

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          Che cosa è il CREE MHB-B LED

          è un nuovo Chip led ad alta luminosità introdotto sul mercato da CREE per garantire un modo più efficiente e con costi inferiori di sistema dando maggiori lumen watt.
          Hanno sfruttato alcuni elementi della tecnologia SC5 del CREE Platform realizzate in ceramica per combinare potenza, elevata luminosità, alta efficienza, alta affidabilità ed elevati lumen non disponibili con i led standard.
          Il CREE MHB-B LED sviluppa fino a 931 Lumen a 85°C consentendo ai costruttori di prodotti per l’illuminazione di creare lampade sempre più luminose a costi ridotti perché non necessitano di altri investimenti.

          Questo Chip LED consente di utilizzare dissipatori di calore più leggeri e piccoli dei dissipatori utilizzati per i led di media potenza.
          Ad esempio un progetto realizzato da alcuni collaboratori ha costruito una Barra led per scaffali con CREE MHB-B LED che sviluppa 24000 Lumen e più di 130 Lumen/Watt e realizzato con un dissipatore di peso e diametro inferiore al 36% della media.

          Questa tecnologia led posizionata su ceramica offre una durata intorno 60000 ore  L90 a 105°C.
          Questo prodotto perciò permette di realizzare progetti sulla produzione di nuovi prodotti ad alta efficienza luminosa anche per capannoni industriali come le lampade led industriali o le campane led industriali.

          Il Chip CREE MHB-B LED sono disponibili con colorazioni della luce 2700°K – 6500°K e con alti livelli CRI.

           

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            Produrre LED con scarti di cibo e bevande

            Carbon dots creati da scarti alimentari e rifiuti organici per creare LED

            Un gruppo di studio della “University of Utah” di Salt City (U.S.A.), ha ottenuto CDs (carbon dots) da rimanenze di cibo e bibite, creando un procedimento che utilizza uno dei rifiuti a più alto impatto ambientale (circa 1.3 miliardi di tonnellate degli alimenti prodotti nel Mondo ogni anno va sprecato, questa quantità si somma ai rifiuti alimentari prodotti ogni giorno il cui smaltimento nelle discariche è una fonte importante di metano).

            Gli Studiosi dell’University of Utah hanno ottenuto Carbon dots mediante la sintesi solvotermale utilizzando rifiuti di cibo solidi e bevande zuccherine trattati a temperature di circa 200°C.

            I led possono essere realizzati con i Quantum Dots (QDs, nanostrutture composte dall’ inclusione di un materiale semiconduttore in un’altro semiconduttore), i QDs possono essere realizzati con numerosi prodotti rari. Nell’ultimo periodo i ricercatori si sono concentrati sullo sviluppo di QDs composti da carbonio così da essere maggiormente reperibili e biocompatibili.

            Grazie ai materiali composti organicamente da fonti di carbonio, alcuni vengono decomposti dando inizio alla agglomerazione del carbonio (detta anche nuclearizzazione e crescita) formando così i DDs (Carbon Dot) con misure più piccole di 20mm.

            Una volta trattati con varie tecniche tra cui FTIR, RAMAN, AFM, i carbon dots vengono immersi in resine epossidiche e poi utilizzati come LED.

             

            Cosa sono i LED SMD:

            LED SMD sarebbe l’abbreviazione di Surface-Mounted Device cioè dispositivo montato in superficie, è stato chiamato così perché a differenza dei vecchi led DIP che per l’installazione dovevano attraversare il circuito elettrico e poi essere saldati ad esso, vengono montati nella superficie del circuito elettrico.
            Questa tipologia di led ha rivoluzionato i sistemi di produzione e la tipologia di prodotti presenti sul mercato dell’illuminazione led e dei ledwall video.
            Perché utilizzando LED SMD è possibile posizionarli a distanze minori l’uno dall’altro perciò nel caso di prodotti di illuminazione led potremmo aumentare la luminosità e l’efficienza luminosa montando più led possibili all’interno della lampada, per i Maxischermi led invece posizionandoli più vicini tra loro è possibile aumentare la definizione dell’immagine trasmessa perché minore è la distanza tra led e led e maggiore sarà la definizione del maxischermo led.
            Vi sono tante tipologie di led SMD come: SMD2835, SMD5050, SMD3020, SMD5630 ecc.
            Da tipologia a tipologia può variare la luminosità emessa, il loro impiego e in che prodotti possono essere utilizzati.

            Applicazione dei LED SMD:

            Sono ora ampiamente utilizzati in Lampade LED, LED per la retroilluminazione, Illuminazione di Negozi, Lampade LED per Serra, Maxischermi led, Ledwall e Display LED Pubblicitari.


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              Scoperta dei LED blu:

              I Chip LED blu sono stati creati da Herbert Paul Maruska a RCA nel 1972 con nitruro di gallio posizionato in un substrato di zaffiro.

              Questi led sono stati commercialmente venduti negli Stati uniti da Cree nel 1989. Inizialmente nessuno di questi LED era molto luminoso.

              Il primo LED blu ad alta luminosità è stato mostrato da Shuji Nakamura della Nichia Corporation nel 1994 si è basata su InGaN .

              In parallelo, Isamu Akasaki e Hiroshi Amano a Nagoya stavano lavorando sullo sviluppo della importante GaN, nucleazione in substrati di zaffiro e la dimostrazione di P-Type Doping di Gan.

              Nakamura, Akasaki e Amano sono stati assegnati nel 2014 al premio Nobel per la fisica, per il loro lavoro e la loro scoperta.